La repubblica delle Banane [Official Topic]

Qui vige l'eguaglianza: non conta un cazzo nessuno!
Mav
Produttore
Produttore
Posts: 4358
Joined: Thu Jan 07, 2010 14:08

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Mav »

IlMazzo wrote:MA SOPRATTUTTO dipenderà dalle persone fisiche che verranno messe a capo di questo progetto!

Io ho un nome...Skizo!
Tempo 20 giorni e avremo lAutonoma Repubblica di Piazza del Popolo -asd
Image
Fonzie wrote:Ma i miei gusti da frocetto qua dentro sto forum sono da fustigazione live. -sese
Il Maggiore
Gerarca di Coppa
Gerarca di Coppa
Posts: 4973
Joined: Thu Jan 07, 2010 14:47

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Il Maggiore »

Mav wrote:
Tempo 20 giorni e avremo lAutonoma Repubblica di Piazza del Popolo -asd
a me piace di più Primo Impero Piceno....


-look
Roy Keane wrote:Mick sei un bugiardo, un fottuto segaiolo, eri un giocatore mediocre e sei un tecnico mediocre; l' unico motivo per cui ho a che fare con te è perché in qualche modo alleni la squadra del mio Paese, e non sei nemmeno irlandese, ma un bastardo inglese.
Image
2° Posto Stagione 2008/2009
2° Posto Clausura 2012
Prendi Questa Coppa! 2011
Prendi Questa Coppa! 2014
Mav
Produttore
Produttore
Posts: 4358
Joined: Thu Jan 07, 2010 14:08

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Mav »

Il Maggiore wrote:
Mav wrote:
Tempo 20 giorni e avremo lAutonoma Repubblica di Piazza del Popolo -asd
a me piace di più Primo Impero Piceno....


-look
il PIP...è cacofonico -lol
Image
Fonzie wrote:Ma i miei gusti da frocetto qua dentro sto forum sono da fustigazione live. -sese
Il Maggiore
Gerarca di Coppa
Gerarca di Coppa
Posts: 4973
Joined: Thu Jan 07, 2010 14:47

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Il Maggiore »

Fonzie dove sei? Non commenti la rivoluzione che sta portando avanti il popolo islandese?? :)

A occhio se vanno fino in fondo scrivono la storia del 21° secolo anche se nessuno ha il coraggio di farlo sapere in italia :D
Roy Keane wrote:Mick sei un bugiardo, un fottuto segaiolo, eri un giocatore mediocre e sei un tecnico mediocre; l' unico motivo per cui ho a che fare con te è perché in qualche modo alleni la squadra del mio Paese, e non sei nemmeno irlandese, ma un bastardo inglese.
Image
2° Posto Stagione 2008/2009
2° Posto Clausura 2012
Prendi Questa Coppa! 2011
Prendi Questa Coppa! 2014
User avatar
marce
Gestore del centro
Gestore del centro
Posts: 2685
Joined: Thu Jan 07, 2010 14:01
Location: là dove le donne sono geneticamente gnocchificate
Contact:

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by marce »

Che han combinato? o_O
Image
Il Maggiore
Gerarca di Coppa
Gerarca di Coppa
Posts: 4973
Joined: Thu Jan 07, 2010 14:47

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Il Maggiore »

Giusto un paio di cosette senza valore...

si sono ufficialmente rifiutati di coprire con denaro pubblico il fallimento delle banche private (cosa che ha fatto completamente andare fuori di melone fondo monetario internazionale e BCE)

e hanno deciso di emanare una nuova costituzione... l'hanno fatto eleggendo un'assemblea costituente di 25 persone elette a suffragio universale che stanno scrivendo il testo in completa trasparenza (riunioni in diretta su internet, pagina FB su cui ogni cittadino islandese può liberamente espriremere il proprio parere e così via) e la sottoporranno a referendum popolare. Se passa il Parlamento recepirà la nuova costituzione semza bisogno di votazione d'aula.
Islanda, quando il popolo sconfigge l'economia globale

L'hanno definita una 'rivoluzione silenziosa' quella che ha portato l'Islanda alla riappropriazione dei propri diritti. Sconfitti gli interessi economici di Inghilterra ed Olanda e le pressioni dell'intero sistema finanziario internazionale, gli islandesi hanno nazionalizzato le banche e avviato un processo di democrazia diretta e partecipata che ha portato a stilare una nuova Costituzione.
di Andrea Degl'Innocenti - 13 Luglio 2011

Oggi vogliamo raccontarvi una storia, il perché lo si capirà dopo. Di quelle storie che nessuno racconta a gran voce, che vengono piuttosto sussurrate di bocca in orecchio, al massimo narrate davanti ad una tavola imbandita o inviate per e-mail ai propri amici. È la storia di una delle nazioni più ricche al mondo, che ha affrontato la crisi peggiore mai piombata addosso ad un paese industrializzato e ne è uscita nel migliore dei modi.

L'Islanda. Già, proprio quel paese che in pochi sanno dove stia esattamente, noto alla cronaca per vulcani dai nomi impronunciabili che con i loro sbuffi bianchi sono in grado di congelare il traffico aereo di un intero emisfero, ha dato il via ad un'eruzione ben più significativa, seppur molto meno conosciuta. Un'esplosione democratica che terrorizza i poteri economici e le banche di tutto il mondo, che porta con se messaggi rivoluzionari: di democrazia diretta, autodeterminazione finanziaria, annullamento del sistema del debito.

Ma procediamo con ordine. L'Islanda è un'isola di sole di 320mila anime – il paese europeo meno popolato se si escludono i micro-stati – privo di esercito. Una città come Bari spalmata su un territorio vasto 100mila chilometri quadrati, un terzo dell'intera Italia, situato un poco a sud dell'immensa Groenlandia.

15 anni di crescita economica avevano fatto dell'Islanda uno dei paesi più ricchi del mondo. Ma su quali basi poggiava questa ricchezza? Il modello di 'neoliberismo puro' applicato nel paese che ne aveva consentito il rapido sviluppo avrebbe ben presto presentato il conto. Nel 2003 tutte le banche del paese erano state privatizzate completamente. Da allora esse avevano fatto di tutto per attirare gli investimenti stranieri, adottando la tecnica dei conti online, che riducevano al minimo i costi di gestione e permettevano di applicare tassi di interesse piuttosto alti. IceSave, si chiamava il conto, una sorta del nostrano Conto Arancio. Moltissimi stranieri, soprattutto inglesi e olandesi vi avevano depositato i propri risparmi.

Così, se da un lato crescevano gli investimenti, dall'altro aumentava il debito estero delle stesse banche. Nel 2003 era pari al 200 per cento del prodotto interno lordo islandese, quattro anni dopo, nel 2007, era arrivato al 900 per cento. A dare il colpo definitivo ci pensò la crisi dei mercati finanziari del 2008. Le tre principali banche del paese, la Landsbanki, la Kaupthing e la Glitnir, caddero in fallimento e vennero nazionalizzate; il crollo della corona sull'euro – che perse in breve l'85 per cento – non fece altro che decuplicare l'entità del loro debito insoluto. Alla fine dell'anno il paese venne dichiarato in bancarotta.

Il Primo Ministro conservatore Geir Haarde, alla guida della coalizione Social-Democratica che governava il paese, chiese l’aiuto del Fondo Monetario Internazionale, che accordò all'Islanda un prestito di 2 miliardi e 100 milioni di dollari, cui si aggiunsero altri 2 miliardi e mezzo da parte di alcuni Paesi nordici. Intanto, le proteste ed il malcontento della popolazione aumentavano.

A gennaio, un presidio prolungato davanti al parlamento portò alle dimissioni del governo. Nel frattempo i potentati finanziari internazionali spingevano perché fossero adottate misure drastiche. Il Fondo Monetario Internazionale e l'Unione Europea proponevano allo stato islandese di di farsi carico del debito insoluto delle banche, socializzandolo. Vale a dire spalmandolo sulla popolazione. Era l'unico modo, a detta loro, per riuscire a rimborsare il debito ai creditori, in particolar modo a Olanda ed Inghilterra, che già si erano fatti carico di rimborsare i propri cittadini.

Il nuovo governo, eletto con elezioni anticipate ad aprile 2009, era una coalizione di sinistra che, pur condannando il modello neoliberista fin lì prevalente, cedette da subito alle richieste della comunità economica internazionale: con una apposita manovra di salvataggio venne proposta la restituzione dei debiti attraverso il pagamento di 3 miliardi e mezzo di euro complessivi, suddivisi fra tutte le famiglie islandesi lungo un periodo di 15 anni e con un interesse del 5,5 per cento.

Si trattava di circa 100 euro al mese a persona, che ogni cittadino della nazione avrebbe dovuto pagare per 15 anni; un totale di 18mila euro a testa per risarcire un debito contratto da un privato nei confronti di altri privati. Einars Már Gudmundsson, un romanziere islandese, ha recentemente affermato che quando avvenne il crack, “gli utili [delle banche, ndr] sono stati privatizzati ma le perdite sono state nazionalizzate”. Per i cittadini d'Islanda era decisamente troppo.

Fu qui che qualcosa si ruppe. E qualcos'altro invece si riaggiustò. Si ruppe l'idea che il debito fosse un'entità sovrana, in nome della quale era sacrificabile un'intera nazione. Che i cittadini dovessero pagare per gli errori commessi da un manipoli di banchieri e finanzieri. Si riaggiustò d'un tratto il rapporto con le istituzioni, che di fronte alla protesta generalizzata decisero finalmente di stare dalla parte di coloro che erano tenuti a rappresentare.

Accadde che il capo dello Stato, Ólafur Ragnar Grímsson, si rifiutò di ratificare la legge che faceva ricadere tutto il peso della crisi sulle spalle dei cittadini e indisse, su richiesta di questi ultimi, un referendum, di modo che questi si potessero esprimere.

La comunità internazionale aumentò allora la propria pressione sullo stato islandese. Olanda ed Inghilterra minacciarono pesanti ritorsioni, arrivando a paventare l'isolamento dell'Islanda. I grandi banchieri di queste due nazioni usarono il loro potere ricattare il popolo che si apprestava a votare. Nel caso in cui il referendum fosse passato, si diceva, verrà impedito ogni aiuto da parte del Fmi, bloccato il prestito precedentemente concesso. Il governo inglese arrivò a dichiarare che avrebbe adottato contro l'Islanda le classiche misure antiterrorismo: il congelamento dei risparmi e dei conti in banca degli islandesi. “Ci è stato detto che se rifiutiamo le condizioni, saremo la Cuba del nord – ha continuato Grímsson nell'intervista - ma se accettiamo, saremo l’Haiti del nord”.

A marzo 2010, il referendum venne stravinto, con il 93 per cento delle preferenze, da chi sosteneva che il debito non dovesse essere pagato dai cittadini. Le ritorsioni non si fecero attendere: il Fmi congelò immediatamente il prestito concesso. Ma la rivoluzione non si fermò. Nel frattempo, infatti, il governo – incalzato dalla folla inferocita – si era mosso per indagare le responsabilità civili e penali del crollo finanziario. L'Interpool emise un ordine internazionale di arresto contro l’ex-Presidente della Kaupthing, Sigurdur Einarsson. Gli altri banchieri implicati nella vicenda abbandonarono in fretta l'Islanda.

In questo clima concitato si decise di creare ex novo una costituzione islandese, che sottraesse il paese allo strapotere dei banchieri internazionali e del denaro virtuale. Quella vecchia risaliva a quando il paese aveva ottenuto l'indipendenza dalla Danimarca, ed era praticamente identica a quella danese eccezion fatta per degli aggiustamenti marginali (come inserire la parola 'presidente' al posto di 're').

Per la nuova carta si scelse un metodo innovativo. Venne eletta un'assemblea costituente composta da 25 cittadini. Questi furono scelti, tramite regolari elezioni, da una base di 522 che avevano presentato la candidatura. Per candidarsi era necessario essere maggiorenni, avere l'appoggio di almeno 30 persone ed essere liberi dalla tessera di un qualsiasi partito.

Ma la vera novità è stato il modo in cui è stata redatta la magna charta. "Io credo - ha detto Thorvaldur Gylfason, un membro del Consiglio costituente - che questa sia la prima volta in cui una costituzione viene abbozzata principalmente in Internet".

Chiunque poteva seguire i progressi della costituzione davanti ai propri occhi. Le riunioni del Consiglio erano trasmesse in streaming online e chiunque poteva commentare le bozze e lanciare da casa le proprie proposte. Veniva così ribaltato il concetto per cui le basi di una nazione vanno poste in stanze buie e segrete, per mano di pochi saggi. La costituzione scaturita da questo processo partecipato di democrazia diretta verrà sottoposta al vaglio del parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni.

Ed eccoci così arrivati ad oggi. Con l'Islanda che si sta riprendendo dalla terribile crisi economica e lo sta facendo in modo del tutto opposto a quello che viene generalmente propagandato come inevitabile. Niente salvataggi da parte di Bce o Fmi, niente cessione della propria sovranità a nazioni straniere, ma piuttosto un percorso di riappropriazione dei diritti e della partecipazione.

Lo sappiano i cittadini greci, cui è stato detto che la svendita del settore pubblico era l'unica soluzione. E lo tengano a mente anche quelli portoghesi, spagnoli ed italiani. In Islanda è stato riaffermato un principio fondamentale: è la volontà del popolo sovrano a determinare le sorti di una nazione, e questa deve prevalere su qualsiasi accordo o pretesa internazionale. Per questo nessuno racconta a gran voce la storia islandese. Cosa accadrebbe se lo scoprissero tutti?
Roy Keane wrote:Mick sei un bugiardo, un fottuto segaiolo, eri un giocatore mediocre e sei un tecnico mediocre; l' unico motivo per cui ho a che fare con te è perché in qualche modo alleni la squadra del mio Paese, e non sei nemmeno irlandese, ma un bastardo inglese.
Image
2° Posto Stagione 2008/2009
2° Posto Clausura 2012
Prendi Questa Coppa! 2011
Prendi Questa Coppa! 2014
User avatar
marce
Gestore del centro
Gestore del centro
Posts: 2685
Joined: Thu Jan 07, 2010 14:01
Location: là dove le donne sono geneticamente gnocchificate
Contact:

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by marce »

Il Maggiore wrote:
Fondo Monetario Internazionale [...] 2 miliardi e 100 milioni di dollari [...]
2 miliardi e mezzo da parte di alcuni Paesi nordici.
Ma che meraviglia... Li adoro proprio...

Se torna l'Ólafur che abbiam in laboratorio, voglio proprio farci 2 chiacchiere :P
Image
User avatar
Fonzie
In caso di emergenza
In caso di emergenza
Posts: 2335
Joined: Wed Dec 15, 2010 17:59
Location: Ascoli Piceno
Contact:

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Fonzie »

La storia delle banche l'avevo sentita un mesetto fa su Caterpillar.

Idoli e bastian contrari da sempre su tutto, quindi ancora più idoli. -sisi

Ricordiamo sempre che sono 3 gatti comunque eh.

Però sono Italiano e qui siamo un bel po' di milioni in più, la maggiorparte vecchi e ognuno con le sue idee con assoluta assenza di senso sociale. Non paragonabile e a dirla tutta nemmeno auspicabile. :)
Image
La gende è malamende -- Alternativo dei miei coglioni...
User avatar
Fonzie
In caso di emergenza
In caso di emergenza
Posts: 2335
Joined: Wed Dec 15, 2010 17:59
Location: Ascoli Piceno
Contact:

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Fonzie »

http://ansa.it/web/notizie/rubriche/eco ... 97838.html

"L'Istituto spiega che si tratta di quelle famiglie che sono cadute al di sotto della linea di povertà relativa, che per un nucleo di due componenti è pari ad una spesa mensile di 992,46 euro"

Non ho capito: 992€ al mese di spesa si è poveri? Che bello, sono povero. Non capisco come si stabiliscano sti paletti. Ora in fase nuova casa sto spendendo cifre abnormi nella mia testa sempre sui 1000-1200€ mese in 2, ma solitamente non superiamo i 700-800€, con punte minime di 500€ (sempre parlando si spese comprensive bollette,cibo,benzina(!!!!!) e pochissima "vita")

Poi cosa comprende sta cifra? Sky e SNai? Vabbè allora sono proprio poveri -rotfl Loro si che non arrivano a fine mese.
Image
La gende è malamende -- Alternativo dei miei coglioni...
Il Maggiore
Gerarca di Coppa
Gerarca di Coppa
Posts: 4973
Joined: Thu Jan 07, 2010 14:47

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Il Maggiore »

E' un parametro statistico.

Il suo livello varia da nazione a nazione a seconda della congiuntura economica.
La povertà relativa è un parametro che esprime la difficoltà nella fruizione di beni e servizi, riferita a persone o ad aree geografiche, in rapporto al livello economico medio di vita dell'ambiente o della nazione.

Questo livello è individuato attraverso il consumo pro-capite o il reddito medio, ovvero il valore medio del reddito per abitante, quindi, la quantità di denaro di cui ogni cittadino può disporre in media ogni anno e fa riferimento a una soglia convenzionale adottata internazionalmente che considera povera una famiglia di due persone adulte con un consumo inferiore a quello medio pro-capite nazionale. La povertà relativa si distingue dal concetto di povertà assoluta, che indica invece "l'incapacità di acquisire i beni e i servizi, necessari a raggiungere uno standard di vita minimo accettabile nel contesto di appartenenza"
Roy Keane wrote:Mick sei un bugiardo, un fottuto segaiolo, eri un giocatore mediocre e sei un tecnico mediocre; l' unico motivo per cui ho a che fare con te è perché in qualche modo alleni la squadra del mio Paese, e non sei nemmeno irlandese, ma un bastardo inglese.
Image
2° Posto Stagione 2008/2009
2° Posto Clausura 2012
Prendi Questa Coppa! 2011
Prendi Questa Coppa! 2014
User avatar
Fonzie
In caso di emergenza
In caso di emergenza
Posts: 2335
Joined: Wed Dec 15, 2010 17:59
Location: Ascoli Piceno
Contact:

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Fonzie »

A me sembra sballato come metodo. Ma proprio tanto.
Image
La gende è malamende -- Alternativo dei miei coglioni...
Il Maggiore
Gerarca di Coppa
Gerarca di Coppa
Posts: 4973
Joined: Thu Jan 07, 2010 14:47

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Il Maggiore »

E' un codice di misura come un altro, alla fine ha anche un suo senso logico.

Se mediamente una famiglia ha una soglia di spesa per i consumi pari a 1000 euro, una famiglia che può spendere solo 950 euro è relativamente più povera della media del Paese.

E' un parametro contingente.

Il parametro assoluto è 1.25 dollari al giorno (circa 53 euro al mese per due persone).
Roy Keane wrote:Mick sei un bugiardo, un fottuto segaiolo, eri un giocatore mediocre e sei un tecnico mediocre; l' unico motivo per cui ho a che fare con te è perché in qualche modo alleni la squadra del mio Paese, e non sei nemmeno irlandese, ma un bastardo inglese.
Image
2° Posto Stagione 2008/2009
2° Posto Clausura 2012
Prendi Questa Coppa! 2011
Prendi Questa Coppa! 2014
User avatar
Fonzie
In caso di emergenza
In caso di emergenza
Posts: 2335
Joined: Wed Dec 15, 2010 17:59
Location: Ascoli Piceno
Contact:

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Fonzie »

Il Maggiore wrote:E' un codice di misura come un altro, alla fine ha anche un suo senso logico.

Se mediamente una famiglia ha una soglia di spesa per i consumi pari a 1000 euro, una famiglia che può spendere solo 950 euro è relativamente più povera della media del Paese.

E' un parametro contingente.

Il parametro assoluto è 1.25 dollari al giorno (circa 53 euro al mese per due persone).
Consumi di 1000€ al mese? Non riesco ad arrivarci mentalmente: se hai un mutuo o un affitto hai cazzi da pelare ma sacrifichi molte altre cose. Per questo non capisco come sia così alta sta cifra: o la media viene sballata da stipendi e costi delle grandi città o siamo un popolo di piagnoni spendaccioni che non capiscono un cazzo.

Propendo pesantemente per la seconda.
Image
La gende è malamende -- Alternativo dei miei coglioni...
Il Maggiore
Gerarca di Coppa
Gerarca di Coppa
Posts: 4973
Joined: Thu Jan 07, 2010 14:47

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Il Maggiore »

Io credo che affitti e mutui siano compresi.

Il valore di povertà relativa si basa sul reddito medio, quindi su quanto entra nelle casse di un nucleo di due persone. Quindi nei 992 euro credo siano comprese tutte le spese che il nucleo sostiene dalle essenziali (cibo, bollette, mutuo/affitto) fino alle superflue.
Roy Keane wrote:Mick sei un bugiardo, un fottuto segaiolo, eri un giocatore mediocre e sei un tecnico mediocre; l' unico motivo per cui ho a che fare con te è perché in qualche modo alleni la squadra del mio Paese, e non sei nemmeno irlandese, ma un bastardo inglese.
Image
2° Posto Stagione 2008/2009
2° Posto Clausura 2012
Prendi Questa Coppa! 2011
Prendi Questa Coppa! 2014
User avatar
Fonzie
In caso di emergenza
In caso di emergenza
Posts: 2335
Joined: Wed Dec 15, 2010 17:59
Location: Ascoli Piceno
Contact:

Re: La repubblica delle Banane [Official Topic]

Post by Fonzie »

http://www.corriere.it/gallery/politica ... 96.shtml#1

Qualcosa di viscido: sarà stato Bondi.
Image
La gende è malamende -- Alternativo dei miei coglioni...
Post Reply