THE BACKGROUND
Posted: Mon Jan 14, 2013 19:11
Dal diario di Zagaroth Zook, il bardo di Cith:
"Poco è rimasto del vecchio mondo in questa nuova epoca. Poco nelle città urlanti della neonata terra dei mercanti è rimasto delle storie che per secoli si sono tramandate di padre in figlio, da anziano a giovane. Le gesta dei grandi guerrieri nani, le storie di potere che si celano dietro alle gerarchie degli elfi, le infinite battaglie tra orchi mercenari ed umani, nulla di tutto questo è rimasto tra le annotazioni ed quaderni degli avidi e potenti mercanti che governano la nuova società.
Diciamoci la verità, la battaglia di Ereland è stata l'ultima tempesta prima della quiete, della pace e, probabilmente, della monotonia che regna da oltre 200 anni sulle nostre terre. Che grande battaglia fu! Eowiras, Sebrir, Draoand, Lanil-Garil e Edoeli: nonostante siano passati decenni i nomi dei "5 maghi folli" evoca ancora grande terrore e dolore nel cuore dei più anziani, che in quel giorno glorioso e funesto persero il proprio nonno o il proprio padre, come la maggior parte dei sopravvissuti del resto. Un'intera civiltà sacrificata. I guerrieri umani, elfi e nani di quell'era, tutti sacrificati al ruolo di pedine su di una imponente e sterminata scacchiera. Molti si aspettavano che dopo tanta morte giungesse finalmente la pace, ma gli dei, evidentemente, non erano sazi di anime. La carneficina degli ordini magici fu l'ultima prova di follia che la gente del "nuovo mondo" dovette superare prima di guadagnare la tanto agognata pace.
Una pace per la quale alcuni chiedono ancora vendetta.
Ed eccomi qui, stregone sfuggito a morte certa, ridotto a vestire le vesti di bardo, ad usare la mia infinita conoscenza per guadagnare qualche moneta d'oro raccontando di antiche gesta. Storie dimenticate dai più, che vivono ancora documentate in ogni modo ed in ogni dove, nelle grandi biblioteche, nei castelli abbandonati, nelle antiche città del sottosuolo. Luoghi ormai abbandonati, che hanno lasciato spazio ai grandi centri di scambio, nei quali l'unica cosa che conta è il loro valore....in oro, delle cose e delle persone.
E vivo e mi lacero il cuore, mentre vi racconto di come non esistano più guerrieri ma mercenari, ingaggiati da qualche facoltoso mercante per recuperare un antico Tomo o la Spada appartenuta ad un Re. Queste sono le cose che interessano oggi agli anziani burocrati che giocano a fare i collezionisti, spacciandosi per esperti studiosi del passato.
Ed assisto a tutto questo inerme, in un'epoca in cui la magia è bandita. Dentro di me ardo dal desiderio di poter rivivere anche un solo giorno nell'antico mondo, impregnato com'era di magia. Ma la mia indole mi spinge a rispettare le regole imposte per mantenere un pace che accetto, ma schifo.
La domanda che vi pongo é: siamo certi che ogni sopravvissuto alla carneficina degli ordini abbia la mia stessa indole?"
"Poco è rimasto del vecchio mondo in questa nuova epoca. Poco nelle città urlanti della neonata terra dei mercanti è rimasto delle storie che per secoli si sono tramandate di padre in figlio, da anziano a giovane. Le gesta dei grandi guerrieri nani, le storie di potere che si celano dietro alle gerarchie degli elfi, le infinite battaglie tra orchi mercenari ed umani, nulla di tutto questo è rimasto tra le annotazioni ed quaderni degli avidi e potenti mercanti che governano la nuova società.
Diciamoci la verità, la battaglia di Ereland è stata l'ultima tempesta prima della quiete, della pace e, probabilmente, della monotonia che regna da oltre 200 anni sulle nostre terre. Che grande battaglia fu! Eowiras, Sebrir, Draoand, Lanil-Garil e Edoeli: nonostante siano passati decenni i nomi dei "5 maghi folli" evoca ancora grande terrore e dolore nel cuore dei più anziani, che in quel giorno glorioso e funesto persero il proprio nonno o il proprio padre, come la maggior parte dei sopravvissuti del resto. Un'intera civiltà sacrificata. I guerrieri umani, elfi e nani di quell'era, tutti sacrificati al ruolo di pedine su di una imponente e sterminata scacchiera. Molti si aspettavano che dopo tanta morte giungesse finalmente la pace, ma gli dei, evidentemente, non erano sazi di anime. La carneficina degli ordini magici fu l'ultima prova di follia che la gente del "nuovo mondo" dovette superare prima di guadagnare la tanto agognata pace.
Una pace per la quale alcuni chiedono ancora vendetta.
Ed eccomi qui, stregone sfuggito a morte certa, ridotto a vestire le vesti di bardo, ad usare la mia infinita conoscenza per guadagnare qualche moneta d'oro raccontando di antiche gesta. Storie dimenticate dai più, che vivono ancora documentate in ogni modo ed in ogni dove, nelle grandi biblioteche, nei castelli abbandonati, nelle antiche città del sottosuolo. Luoghi ormai abbandonati, che hanno lasciato spazio ai grandi centri di scambio, nei quali l'unica cosa che conta è il loro valore....in oro, delle cose e delle persone.
E vivo e mi lacero il cuore, mentre vi racconto di come non esistano più guerrieri ma mercenari, ingaggiati da qualche facoltoso mercante per recuperare un antico Tomo o la Spada appartenuta ad un Re. Queste sono le cose che interessano oggi agli anziani burocrati che giocano a fare i collezionisti, spacciandosi per esperti studiosi del passato.
Ed assisto a tutto questo inerme, in un'epoca in cui la magia è bandita. Dentro di me ardo dal desiderio di poter rivivere anche un solo giorno nell'antico mondo, impregnato com'era di magia. Ma la mia indole mi spinge a rispettare le regole imposte per mantenere un pace che accetto, ma schifo.
La domanda che vi pongo é: siamo certi che ogni sopravvissuto alla carneficina degli ordini abbia la mia stessa indole?"